Diventare oggi imprenditrici si può! Spirito d’iniziativa, coraggio e voglia di mettersi in gioco sono i requisiti giusti per intraprendere una nuova carriera, il tutto unito al forte sostegno delle associazioni di categoria e all’intervento delle banche. Questi ed altri i temi affrontati al Workshop “Imprenditrici o aspiranti imprenditrici?” tenutosi lo scorso 15 giugno presso il Cefas ed organizzato dal Centro per l’Inclusione Finanziaria Femminile di Viterbo in collaborazione con BIC Lazio di Viterbo. Una mattinata che ha visto susseguirsi tematiche quali: gli studi nell’ottica dell’imprenditorialità e della professionalità; la propensione all’imprenditorialità femminile giovanile e la consapevolezza del problema del credito secondo dati acquisiti presso il Ceiff di Viterbo; l’analisi della propensione all’imprenditorialità delle studentesse e l’articolazione di progetti per la formazione dei soggetti coinvolti. Ciò che è emerso dai dati analizzati e presentati è che i rapporti tra i servizi pubblici gratuiti e gli operatori del settore è un rapporto difficile. E l’accesso al credito? Questo risulta essere un problema cruciale , in particolare per le donne, soprattutto, quando la possibilità e la consapevolezza di disporre, in autonomia, di risorse economiche da investire nello sviluppo dei processi di autodeterminazione professionale e personale costituisce uno degli elementi principali per il superamento di forme di esclusione, in particolare lavorativa. All’evento ha partecipato il Presidente Giovani Imprenditori Confartigianato Ombretta Pecugi portando la sua testimonianza molto significativa e diretta ad attirare l’attenzione non solo delle donne ma anche dei giovani. “Coinvolgere i giovani partendo dalle basi”. Questo l’obiettivo che ha spinto il Presidente ad avvicinarsi agli studenti , organizzando incontri formativi presso gli istituti scolastici, stage presso aziende associate a Confartigianato per far toccare con mano la realtà imprenditoriale ai ragazzi. Della stessa opinione anche i rappresentanti di Unicredit Banca di Roma – Centro Sviluppo, della Carivit e della Banca di Spoleto. Da quanto è emerso dall’indagine effettuata ed illustrata nel corso del Workshop i giovani viterbesi mettono al primo posto la banca come punto informativo per l’accesso al credito di una impresa. Scarsa importanza viene data dunque, alle associazioni di categoria. Perché? Mancanza di informazione e soprattutto di comunicazione sono alcuni dei problemi riscontrati nell’intervento di Vita Sozio, Presidente Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio di Viterbo. È essenziale, precisano entrambi i presidenti, che i ragazzi, futuri imprenditori si rivolgano alle Associazioni di categoria ancor prima di aprire un’impresa, usufruire così dei servizi e della consulenza necessaria per affrontare tutte le difficoltà presenti all’avvio di una nuova attività.
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