Disoccupazione giovanile: la Tuscia registra dati sconfortanti

Viterbo L’ultima notizia sconfortante sul tema della disoccupazione giovanile arriva direttamente dall’Istat: più di 11 italiani su cento non hanno un lavoro, 37 di loro sono giovani tra i 15 e i 24 anni.

Numeri da record che toccano anche la  Tuscia: per gli adulti siamo già oltre il 12% e tra le nuove leve si supera il 40%, il che vuol dire che un giovane su due è destinato alla disoccupazione.

Le imprese non assumo e non licenziano. In compenso cresce a dismisura la cassa integrazione come rilevato dalla Cisl, su elaborazione dei numeri Inps.

L’ordinaria in un anno, dal 2011 al 2012, è cresciuta del 42% passando da 1.652.318 ore a 2.136.836 ore; quella straordinaria è salita da 1.091.211 ore a 1.710.383; quella in deroga è lievitata da 1.203.328 ore a 1.520.090 ore. Segnale questo di una realtà evidente: le aziende non hanno più la liquidità per far fronte ai pagamenti.

Le imprese hanno più difficoltà a raccogliere risorse per andare avanti. Oltre duemila – 2.059 per l’esattezza – sono state costrette a chiudere nei primi nove mesi dell’anno trascorso.

Settore delle costruzioni e quello del commercio i più penalizzati dalla crisi: il primo ha registrato 418 cessazioni di attività, 468 il secondo.

Situazione avvilente specie per chi, dopo gli studi, spera di poter ripagare le proprie fatiche con un posto di lavoro sicuro.

Ebbene questa sicurezza da un po’ di anni a questa parte non c’è più, esiste solo la precarietà, nei casi fortunati. Quindi, per avere qualche speranza ci si affaccia all’estero. Una scelta questa, spesso obbligata, di tanti giovani che decidono cercare lavoro fuori.

Ma quale alternativa offrirgli? Quale sicurezza, futuro possono costruire in un Paese come il nostro che non fa niente per loro anzi, non fa altro che sminuirli appiccicandogli stupidi appellativi?!

Realizzarsi? Come?! Il lavoro deve essere una prospettiva, un diritto per i giovani, per tutti, ma non lo è.

È tempo che vengano presi dei nuovi provvedimenti, è tempo di rilanciare l’occupazione, l’economia.

E’ tempo per  Viterbo di rimboccarsi le maniche ed agire, riflettendo sul fenomeno ed elaborando delle soluzioni che permettano, almeno, di aprire un piccolo spiraglio.

Info su patti

Laureata in Scienze e Tecniche della Comunicazione presso l'Università degli studi della Tuscia, iscritta da maggio 2009 all'Ordine dei Giornalisti-Pubblicisti del Lazio.
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