Home banking: truffata imprenditrice viterbese

Viterbo – Un’occhiatina al proprio gruzzolo in banca comodamente da casa o dal proprio ufficio è quanto di più veloce e pratico possa esistere per chi compie frequentemente operazioni bancarie. La cosiddetta  Home banking, ovvero l’accesso rapido al proprio conto bancario attraverso il personal computer. Ma attenzione, potrebbe succedere che i conti non tornino! Per esempio, per i bonifici che la banca insiste nel dire che avete fatto e che voi proprio non ricordate. Ebbene, non preoccupatevi, non avete problemi di memoria, siete purtroppo vittime di un malware che ha colpito il Pc tramite una e-mail – truffa, noto come “Phishing”. La frode consiste nell’invio di una falsa e-mail dove si richiede ai correntisti di accedere alla homepage del sito, immettere i numeri e le password identificative e controllare i propri dati; in realtà il link indicato nasconde un portale pirata. Il gioco è presto fatto e a rimetterci siete proprio voi, ignari di movimenti mai compiuti. Il problema del phishing ha raggiunto dimensioni tali da poter essere considerato una vera e propria piaga. Non solo per le vittime, ma anche per le banche e i siti di e-commerce, che scontano la crescente diffidenza dei clienti. Per questo motivo l’ABI, (Associazione bancaria italiana) e la Polizia Postale si sono schierate a difesa dell’utente, sollecitandolo ad usare maggior cautela ed invitando le banche ad applicare le contromisure adatte. Anche Ombretta Pecugi, imprenditrice viterbese e Presidente del gruppo Giovani Imprenditori Confartigianato è stata vittima di questo spiacevole episodio: “E’ difficile spiegare cosa si prova quando ci si trova in queste situazioni. Proprio perché l’ho vissuta, in prima persona, ritengo sia necessario che le banche forniscano al cliente maggiori informazioni di prevenzione, come ad esempio togliere l’operatività dei bonifici all’estero per chi non ne usufruisce o stabilirne una soglia di valore, adottare, infine, dispositivi di generazione nuove password. A chi, invece, come me utilizza questo tipo di servizio – aggiunge Ombretta Pecugi – consiglio vivamente di non fidarsi di e- mail sospette, che richiedono le password, ma di controllare e gestire le proprie operazioni direttamente dal sito della Home banking. Di fronte ad un episodio di truffa, la prima cosa da fare è bloccare il proprio conto on – line, recarsi presso la Questura o le Forze dell’Ordine o anche presso la Polizia Postale e denunciare immediatamente l’accaduto, inoltrando comunicazione scritta alla banca di appartenenza e al centro smistamento bonifici. Un grazie, in particolare – conclude Ombretta Pecugi – va a tutto lo staff della Banca della Tuscia – Credito Cooperativo, filiale di Montalto di Castro che si è adoperato nell’immediatezza e  al Questore di Viterbo Dott. Zampaglione  e a tutti i suoi collaboratori”.

 

Info su patti

Laureata in Scienze e Tecniche della Comunicazione presso l'Università degli studi della Tuscia, iscritta da maggio 2009 all'Ordine dei Giornalisti-Pubblicisti del Lazio.
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