Ninna nanna, ninna oh!

 

Qualche domenica fa sono andata a visitare due paesini della Toscana: Volterra e San Gimignano. Due incantevoli realtà ricche di storia, di tradizioni, di arte. L’impressione che ho avuto percorrendo le viuzze che portano alla piazza principale è di rivivere l’atmosfera dei borghi medievali, come se nonostante lo scorrere del tempo, tutto fosse rimasto intatto, incontaminato. Le mura, le case in pietra, le torri, le botteghe artigiane, per non parlare del panorama…favoloso! Una distesa di campi verdi, piccoli borghi in lontananza ed il rumore di tanti click delle macchinette fotografiche pronte ad immortalare tutta questa naturale bellezza. C’era così tanta gente, forse perché era domenica? Forse perché il posto stesso non può far altro che attrarre turisti? Una folla che a Viterbo la si vede solo in casi eccezionali: feste patronali e fiere! Ed è proprio questo che mi ha fatto riflettere: perché a Viterbo non accade questo? Non ha niente da invidiare! Ci sono chiese, musei, quartieri storici, botteghe artigiane…eppure c’è il mortorio! Non c’è a mio avviso qualcosa che possa attrarre e soddisfare in pieno il turista, perché manca proprio un’attenzione nei suoi riguardi. La domenica a Viterbo, salvo casi rari, tutte le saracinesche dei negozi sono abbassate. Ed i musei viterbesi? Sono poco pubblicizzati, poco valorizzati, privi di iniziative che possano coinvolgere non solo il turista ma anche il viterbese! Scommetto che se si chiedesse ad un viterbese il numero e la tipologia dei musei che sono presenti nella nostra città, o se semplicemente ne avesse visitato uno, la risposta sarebbe assai deludente. Ci sarebbero di cose da fare, come ad esempio organizzare pacchetti turistici, visite guidate dei musei, delle chiese, del quartiere medievali, così tanto decantato ma abbandonato a se stesso, rivalorizzare le botteghe, i negozi con i prodotti della nostra terra e della tradizione eno-gastronomica. E infine anche un’azione di marketing: una buona e sana pubblicità al di fuori del nostro territorio. Bisogna far conoscere la ricchezza che ha la nostra città! Ma ancor prima dobbiamo essere in grado, noi stessi, di apprezzarla e sostenerla. Viterbo esci dal letargo!!! È primavera…è ora di darsi una mossa!

Info su patti

Laureata in Scienze e Tecniche della Comunicazione presso l'Università degli studi della Tuscia, iscritta da maggio 2009 all'Ordine dei Giornalisti-Pubblicisti del Lazio.
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