L’Acquacotta della Tuscia

 L’Acquacotta della Tuscia è un piatto sano ed equilibrato dal punto di vista nutrizionale per il giusto apporto di carboidrati, proteine e vegetali,  tale da essere riconosciuto dall’UNESCO come patrimonio dell’umanità. Semplice sia negli ingredienti che nella preparazione, ottimo come piatto unico in queste giornate di freddo intenso.

 

Ingredienti:

500 gr. di cicoria di campagna, 2 patate grandi, pane raffermo del tipo casereccio, aglio, peperoncino, olio extravergine d’oliva della Tuscia, 1 cipolla, sale, 2 rametti di mentuccia fresca , 200 gr. di pomodori freschi , facoltativi: baccalà g. 300 oppure un uovo in camicia a persona

Preparazione:

In una pentola contenente solamente acqua e sale, mettere a cuocere le patate sbucciate e tagliate a metà, 2 spicchi di aglio interi, le cipolle tagliate a fettine, la mentuccia, il peperoncino e i pomodori a pezzi. La cicoria, se di campo, va sbollentata a parte per qualche minuto, per eliminarne il sapore amaro non a tutti gradito, e va aggiunta in un secondo momento, mentre quella coltivata può essere introdotta fin dall’inizio.

Per ottenere un piatto unico più completo e più gradevole, a metà cottura si può aggiungere il baccalà tenuto a bagno dalla sera precedente, tagliato a quadrati non troppo piccoli. In alternativa al baccalà, sempre volendo ottenere un piatto unico, a fine cottura si può aggiungere un uovo a persona, cotto “in camicia” nel brodo della stessa zuppa o addirittura sbattuto dentro. Durante la cottura è necessario mantenere una certa quantità di liquido, appena sufficiente per inzuppare il pane, aggiungendo acqua calda o brodo di dado.

A cottura ultimata versare sul pane casereccio raffermo il brodo di cottura della zuppa insieme con la cicoria, le patate e un pezzetto di baccalà o l’uovo in camicia, in modo da avere presenti per ogni piatto tutti gli ingredienti. Lasciare riposare per qualche minuto con il piatto coperto, in modo che il pane si possa bagnare adeguatamente, poi gettare via tutto il liquido residuato non assorbito dal pane, ed irrorare la zuppa abbondantemente con l’olio extravergine di oliva.

Info su patti

Laureata in Scienze e Tecniche della Comunicazione presso l'Università degli studi della Tuscia, iscritta da maggio 2009 all'Ordine dei Giornalisti-Pubblicisti del Lazio.
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