Lumache al peperoncino…

Viterbo Da piccola, in campagna, proprio in questo periodo, mi capitava di osservare incuriosita le persone che munite di secchiello si dilettavano a bordo strada a cercare in mezzo qualcosa in mezzo all’erba…

Non mi era ben chiaro cosa stessero facendo…finché ho domandato a chi ne sapeva più di me: “stanno cercando le lumache per cucinarle”. “Cucinarle? Ho capito bene?! Ma stiamo scherzando?! Ebbene si! Non condividendo tanto questo piatto che a furor di popolo sembrerebbe anche molto prelibato, mi sono fatta spiegare com’è la procedura…

Prima di essere cucinate le lumache devono essere spurgate! Per farlo occorre un colabrodo o un secchio dove depositare alcune foglie di lattuga, della mollica di pane bagnata, qualche foglia di mentuccia. E poi le protagoniste per eccellenza: le signore lumache.

Devono essere lasciate a spurgare per 48 ore poi vanno lavate ripetutamente con acqua, aceto e sale fino a che non finiscono di fare la schiuma. Fatto questo, si dispongono in una casseruola con acqua, sale grosso e qualche rametto di mentuccia.

Non appena escono dal loro guscio si alza la fiamma e si cuociono per altri 15 minuti. Trascorso questo tempo, lavarle di nuovo e deporle in una terrina. In un’altra casseruola fare un soffritto con olio di oliva, aglio e peperoncino, tre acciughe, una noce di burro e aggiungere le lumache insieme con mezzo bicchiere di vino bianco.

Lasciarlo evaporare ed unire 500 gr di pomodori pelati, un po’ di acqua calda per avere un sughetto non molto denso.

Lasciare cuocere e aggiustare di sale. Essendo il sugo delle lumache molto saporito e piccante si consiglia di accompagnarlo con del pane bruscato. Ah…non dimenticate l’accessorio fondamentale per mangiarle… lo stecchino che vi aiuterà ad estrarre le lumache dal proprio guscio!

Buon appetito!

Info su patti

Laureata in Scienze e Tecniche della Comunicazione presso l'Università degli studi della Tuscia, iscritta da maggio 2009 all'Ordine dei Giornalisti-Pubblicisti del Lazio.
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