Pillole viterbesi…

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Sono giorni che sfoglio il giornale sperando di trovare qualcosa di cui “sparlare” e poi…ho pizzicato un articolo interessante e poi un altro ancora. Bene! I primi commenti a caldo intorno al tavolo della cucina, seguiti dalle classiche esclamazioni: “e perchè”?!- “No, non è giusto”! Ed infine eccomi qua, sempre con il solito viziaccio che non mi abbandona mai: dire e in questo caso scrivere quello che penso! La prima notizia che mi è balzata agli occhi è stata quella relativa alla chiusura dello storico teatro-cinema Trieste per il mancato rinnovo da parte della Curia del contratto d’affitto ai gestori. Non è giusto! Innanzitutto perchè per circa 20 anni il Trieste è stato luogo di attività culturali e cinematografiche che hanno coinvolto bambini ed adulti. In secondo luogo perchè una famiglia che per tutti questi anni si è occupata della gestione della struttura ora ha perso il lavoro, ha perso tutto. In ultimo perchè a Viterbo stanno scomparendo tutti i cinema. Lo so, ho sempre sostenuto che i cinema viterbesi sono antiquati, ma non sono mai stata dell’idea che chiuderli è la soluzione migliore, anzi. Eppure piano piano, così come è toccato al Metropolitan, è toccato al Trieste. Ora quale sarà il prossimo?

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Si avvicina il I maggio e con esso la manifestazione folkloristica che accompagna la nostra città da anni: San Pellegrino in fiore. Come si avvicina anche, il timore che quest’anno tutto vada in fumo se la Regione non invia il contributo previsto per l’organizzazione: 60mila euro. 60 mila euro???!!! Con questa cifra si potrebbe iniziare intanto con il rivalorizzare adeguatamente la manifestazione che negli ultimi anni ha perso tono. Mi ricordo da bambina che i vicoli del quartiere storico erano pieni di piante e fiori, presenti anche sulle finestre, sugli archi. Più camminavo e più mi rendevo conto che non c’era uno spazio libero. Da alcuni anni a questa parte, invece, non è più così. Di fiori e piante ce ne sono gran pochi. Quello che voglio dire è che la manifestazione ha perso quell’aspetto invitante e radioso che aveva nelle vecchie edizioni. Allora, impieghiamo bene questi soldi! Oppure…impieghiamoli per altre cose urgenti da non sottovalutare. Beh, la lista è lunga e in virtù di questa sarebbero anche pochi.Vediamo, si potrebbe dare una sistematina ad alcune strade danneggiate dalla neve, un’altra ad alcuni vicoli del centro storico che riversano in situazioni di abbandono, riqualificare alcune zone della città, monumenti, edifici storici. Con questo, tengo a precisare, che non sono assolutamente contraria alla manifestazione, vorrei solo da cittadina o spettatrice ritrovare quello splendore di un tempo ed esserne attratta.

 

Info su patti

Laureata in Scienze e Tecniche della Comunicazione presso l'Università degli studi della Tuscia, iscritta da maggio 2009 all'Ordine dei Giornalisti-Pubblicisti del Lazio.
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